Restauro Sancta Maria Gratiarum
Come appariva quando è stata prelevata dalla sagrestia della chiesa parrocchiale il 22 maggio 1950
Operazioni preliminari:
rimozione della nicchia in legno non facente parte dell'opera originaria;
accurata ricognizione dello stato di conservazione con accertamento dei vari strati materici di cui l'opera risultava composta (originari o aggiunti) e determinazione approssimativa delle varie epoche nelle quali le modifiche vennero a prodursi;
produzione di fotografie indispensabili a documentare lo stato precedente all'intervento di restauro;
prelievi materici minimi di tutti gli strati fino al supporto ligneo, in luoghi non capitali dell'opera, per compiere sezioni stratigrafiche;
accertamento delle condizioni del supporto in relazione all'umidità e dello stato di fatiscenza della materia lignea; eliminazione di formazioni fungine;
Intervento di restauro:
restauro conservativo del supporto ligneo;
rimozione delle aggiunte e dei rifacimenti che avevano seriamente danneggiato l'immagine;
fissaggio delle parti sollevate o pericolanti del dipinto;
pulitura uniforme attraverso mezzi meccanici (bisturi) e chimici (solventi selettivi);
sarcitura delle lacune (parti mancanti del dipinto) con rigato sottile a tinta neutra impedendo ad essa l'omogeneizzazione con i colori dell'opera.